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Storie di Start Up

Dal podere di famiglia all'azienda agricola

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Valerio Boni, classe 1985 , neo imprenditore agricolo che ha trasformato la casa di campagna della sua famiglia vicino Terni in un’azienda agricola: La casa di Eusebio.
Il casale, costruito dai nobili Eusebio del 1600 e già risultante nel catasto gregoriano , venne acquistato dalla sua famiglia negli anni 70 . Valerio ha saputo trasformare la sua destinazione economica facendo della produzione di polli ruspanti il core business della sua attività. A questa ha accostato la produzione di ortaggi e frutta. Istruttore di vela e skipper per molti anni, nonostante la sua giovane età, è passato dal mare alla terra portando con se il più grande insegnamento che ogni esperto di mare conosce: il rispetto per la natura.

D: Cosa produce la tua azienda?

V.B: La mia azienda è nata con la produzione di ortaggi, poi ho aggiunto la frutta. Ora il mio prodotto principale è il pollo ruspante ed il settore ortofrutticolo è un 'aggiunta, diciamo un contorno al pollo. Poi mi occupo di cereali (orzo, grano, favino, girasole e mais soprattutto) che sono funzionali all 'allevamento dei polli.

D:A quali mercati ti rivolgi?

V.B: Mi rivolgo esclusivamente al consumatore finale, al quale porto direttamente il pacco pollo-verdure a casa, a seguito di un ordine ricevuto via mail.

D: Chi sono i tuoi clienti?

V.B: I miei clienti principalmente sono famiglie di 3-4 persone, con figli dai 0 ai 15 anni. Normalmente le mamme già conoscono e apprezzano i prodotti "bio".

D:Pensi che elimare qualche intermediario nella catena di distribuzione gioverebbe alla domanda dei prodotti agricoli?

V.B: Io ho sperimentato quasi tutte le modalità di vendita: dal negozietto di ortofrutta in proprio alla bancarella in piazza fino alla vendita all 'ingrosso. Il problema principale del settore agricolo risiede negli eccessivi passaggi dei prodotti (produttore-grossista - distributore- dettagliante).
In realtà ciò si origina alla fine degli anni 80. Fino a quel momento, il mercato agricolo italiano poteva vivere di ingrosso perché non entravano grosse partite di prodotti alimentari dall 'estero. Oggi essendoci una circolazione incontrollata, entrano sul mercato merci prodotte a prezzi assai inferiori ai nostri e quindi i grossisti affamano i produttori italiani. Ti cito per conoscenza diretta, un produttore di Viterbo costretto a dar via le patate a 0.09 euro cent proprio per queste ragioni.e un contributo in quella direzione.

D:Perchè i consumatori dovrebbero scegliere un tuo prodotto in termini di qualità/prezzo rispetto a quello della GDO?

V.B: Il mio è un prodotto agricolo artigianale e non industriale come nella gdo. Questo permette una qualità più elevata ed un recupero della cultura che c'è dietro a quel cibo. La GDO è competitiva sui prezzi ma i produttori agricoli come me hanno il vantaggio competitivo nella qualità.

D:Quale servizio alle imprese aiuterebbe la vostra attività?

V.B: I servizi che sarebbero utili alle aziende agricole a mio avviso sono:

  • L’ istituzione di un ufficio provinciale o regionale unico per l'assegnazione del gasolio agevolato, della gestione del catasto e della domanda di finanziamento pac. Ora sono separati ed è il delirio.
  • L’istituzione, in ogni comune, di un ufficio apposito gestito da un agronomo per l 'edilizia agricola.
  • Rigorosa armonizzazione di un protocollo sanitario nazionale che fornisca poche, chiare, semplici e assolutamente uniformi le regole da Bolzano ad Agrigento. Oggi ogni asl ha libero arbitrio.
  • Controlli a tappeto su tutto il territorio per il rispetto delle regole della condizionalità e per la trasformazione del contributo pac in un vero aiuto alle aziende (oggi è una rendita di posizione).

D:La concorrenza asiatica la vedi come una minaccia?

V.B: Oggi nessuna concorrenza è un problema se si valorizza la cultura che abbiamo dietro il cibo italiano. Nessun cinese farà mai il pomodoro come me.

D:La giovane età ha rappresentato un vantaggio o un ostacolo?

V.B: La mia giovane età è un dato che mi ha sempre accompagnato nel lavoro anche quando a 20 anni gestivo equipaggi in regata di persone di 40 anni. Diciamo che devi essere disposto ad imparare molto velocemente.

D: Com ' è la situazione del settore agricolo al momento?

V.B: La situazione del mondo agricolo italiano è parecchio preoccupante. Nell 'ultimo anno molte aziende sono sparite e fondamentalmente in Italia non esiste uno stato, inteso come entità che tutela e favorisce i cittadini e le loro attività. So che è una banalità ma è cosi.

D: Il governo quindi non fornisce gli aiuti adeguati…

V.B: In Italia lo stato è vissuto come qualcosa da cui difendersi. La mia piccola esperienza francese mi ha insegnato che non è sempre in questo modo. I francesi sentono il loro stato che a sua volta fa qualcosa per loro. In Italia lo stato fa rima con equitalia e guardia di finanza.

D: Se tu avessi il potere quale regolamentazione cambieresti immediatamente per aiutare il settore agricolo?

V.B: Sarebbe carino che il governo ancorasse il pagamento dei contributi all 'effettivo fatturato. Perché se io ho un 'annata con poca vendita e le spese "agricole" invariate, non è possibile pagare meno contributi, che ora sono una quota fissa? anche perché io come contadino svolgo anche un ruolo di tutela del territorio (manutenzione dei canali di scolo delle acque, pulizia dei sottoboschi) che non è riconosciuto da nessuna parte.

D: Cosa consiglieresti a chi decide di dedicarsi all 'agricoltura?

V.B: Di lasciar perdere se non hanno tanta caparbietà e pazienza

Per maggior informazioni sull'Azienda Agricola Casa di Eusebio
visita il sito www.casadeusebio.it

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